Apple: il visore sarà in abbonamento?

Gli analisti di Trendforce hanno provato a stimare quello che potrebbe essere il costo del visore VR non ancora presentato da Apple tenendo conto dei prezzi praticati dalle altre case produttrici. Stando alle loro conclusioni è però probabile che la Casa di Cupertino opterà per una formula in abbonamento invece che sul solo pagamento una tantum.

I visori presi in considerazione per l'analisi sarebbero stati HoloLens, soluzione wireless per la realtà mista commercializzata dalla Microsoft, e Oculus, device ora prodotto da una succursale di Meta (ex Facebook Inc.). In entrambi i casi si tratta di dispositivi molto avanzati e Tim Cook e soci non potranno che rispondere con qualcosa di particolarmente innovativo.

Presentare una soluzione troppo esclusiva, e quindi molto costosa, potrebbe però non premiare la Mela Morsicata, per questo motivo sarebbe stato previsto un prezzo simile o poco superiore a quello di HoloLens. Le vere opportunità di monetizzazione dovrebbero arrivare invece dall'ecosistema e dal pagamento dei canoni per l'accesso ad esso.

Attualmente i mercati della Realtà Virtuale e Aumentata prevedono poche proposte in abbonamento e si tratta in quasi tutti i casi di pagamenti per servizi legati a piattaforme esterne, da parte sua Apple potrebbe ripetere in parte l'esperienza maturata con i suoi dispositivi mobile e il suo App Store puntando anche sulla fidelizzazione degli utenti.

Per quanto riguarda invece le applicazioni, la compagnia californiana potrebbe puntare principalmente sui servizi aziendali (un po' come accade con HoloLens 2) o concentrarsi soprattutto sull'entertainment (come nel caso di Oculus), ad oggi però Apple non avrebbe fornito dettagli in proposito né anticipato nulla relativamente alle tempistiche di rilascio.