Come YouTube si difende dagli Ad-blocker
© DepositphotosSponsorBlock è un componente Open Source ampiamente utilizzato negli Ad-blocker per YouTube, quelle applicazioni o estensioni che rimuovono le interruzioni pubblicitarie durante la riproduzione dei video. Tra queste ultime abbiamo per esempio ReVanced, evoluzione di Vanced, che offre agli utenti standard un'esperienza simile a quella di YouTube Premium.
SponsorBlock è sostanzialmente una piattaforma collaborativa: gli utenti segnalano i punti in cui un video viene interrotto dall'advertising e tali informazioni sono utilizzate per l'implementazione degli Ad-blocker. Tutto ciò funziona ad un patto: il flusso di trasmissione della pubblicità deve essere differente rispetto a quello dello streaming video.
Intenzionati a difendere la propria monetizzazione, gli sviluppatori di YouTube avrebbero quindi deciso di sperimentare un nuovo sistema nel quale la cosiddetta "ad injection" nei filmati avviene server side. Questo significa che il flusso dell'advertising e quello video non sono separati, non sono distinguibili e non di può rimuovere la pubblicità.
YouTube Server-side ad injection FAQhttps://t.co/CnTYDJGcUK
— SponsorBlock (@[email protected]) (@SponsorBlock) June 13, 2024
In realtà si dovrebbe utilizzare il condizionale perché un modo per saltare comunque gli annunci ci sarebbe anche, solo che avendo un effetto rilevante sulle performance esso risulterebbe scoraggiante. Quasi sicuramente l'obbiettivo di YouTube è proprio questo: rendere talmente sconveniente l'uso di Ad-blocker da convincere gli utenti a non utilizzarli.
In sostanza esisterebbe il modo di intercettare comunque le interruzioni, questo perché YouTube ne conosce la posizione per rimuoverli dai video che venngono riprodotti in modalità Premium. Si tratta di un'informazione che può essere certamente acquisita tramite SponsorBlock, sfruttarla negli ad-blocker significa però rallentare il caricamento dei video.
