Disordini in GB: si pensa di bloccare Twitter e Blackberry Messenger

E' un estata calda quella che stiamo vivendo in questi giorni, e non faccio certo riferimento alla barra di mercurio, bensì alle tensioni internazionali scatenate dalla violentissima crisi economica e dai preoccupanti disordini che hanno riguardato Londra ed altre importanti città del Regno Unito.

Sul banco degli accusati, ovviamente, non poteva mancare Internet ed in particolar modo i social network che sono stati additati di essere co-responsabili del dilagare dei disordini in Gran Bretagna, tant'è che il premier Cameron starebbe valutando un clamoroso blocco di Twitter e del sistema di messaggistica incorporato nei dispositivi Blackberry, ritenuti veri e propri catalizzatori della violenza scoppiata per le vie delle città.

A confermare questa line di pensiero è anche il vice-commissario della polizia di Londra, Steve Kavanagh, che ha inputato ad alcuni tweet "inaccurati ed istigatori" buona parte delle responsabilità circa il dilagare della protesta, che ha ulteriormente rincarato a dose sottolinenando come i social media siano stati utilizzati "per organizzare questi livelli di criminalità e di avidità".