I domini .org cambiano proprietà

La PIR (Internet Society and Public Interest Registry) ha confermato in un recente comunicato ufficiale di aver ceduto tutti gli asset di sua proprietà alla Ethos Capital, società leader nei settori del credito e della gestione a lungo termine di investimenti in private equity. Quest'ultima prenderà quindi anche il controllo del mercato dei nomi a dominio ".org".

Entrambe le parti in causa avrebbero assicurato che l'acquisizione non porterà ad alcun cambiamento per quanto riguarda la registrazione e la commercializzazione dei nomi a dominio associati a questi particolari suffissi, ma alcune indiscrezioni circolate nei mesi scorsi sembrerebbero quasi suggerire l'imminente aumento dei prezzi.

Per capire come andranno le cose, o più semplicemente per cercare di prevedere se i domini .org diventeranno più cari, è possibile fare riferimento alle notizie diffuse lo scorso luglio, mese durante il quale lo stesso registro rese noto che sarebbe stato rimosso il limite di prezzo ("price cap") fino ad allora vigente per calmierare il costo di tali estensioni.

A seguito delle polemiche suscitate da questa decisione, i responsabili del PIR giurarono e spergiurarono che l'iniziativa si sarebbe ridotta ad una modifica formale priva di conseguenze. E' però facile intuire che l'eliminazione del price cap sia stata effettuata per evitare che Ethos Capital dovesse gestire tale vincolo una volta subentrata nella proprietà.

Il PIR è una corporation no-profit, mentre la Ethos Capital è un'organizzazione a scopo di lucro che difficilmente rinuncerà ai potenziali maggiori guadagni derivanti da registrazioni e rinnovi. In ogni caso, divenendo ora degli asset sotto controllo privato, la natura dei nomi a dominio ".org" potrebbe essere destinata a cambiare radicalmente.