Italia: un programma su due è pirata

Secondo una recente rilevazione da parte della Business Software Alliance, circa il 50% del software utilizzato nella Penisola sarebbe "piratato"; un dato che pone il nostro Paese al secondo posto dopo la Grecia nella classifica degli stati in cui sono più diffusi i programmi non originali.

L'Italia presenterebbe un tasso di penetrazione della pirateria più alto della media europea di circa 16 punti percentuali; interessante notare che la nostra penisola è interessata da questo fenomeno per circa il doppio rispetto alla Svezia, cioé la patria del primo partito politico dedicato ai pirati informatici!

Il software non originale sarebbe sempre meno diffuso in ambito enterprise, dove la percentuale sarebbe scesa dal 26 al 18%, questo grazie ai numerosi controlli di "genuinità" da parte della case produttrici, rimarrebbe invece ancora alta la diffusione dell pirateria informatica presso i privati.

La pirateria rappresenta un danno economico importante per le aziende: dalle proiezioni effettuate basterebbe recuperare un 10% del dato complessivo alla legalità per incrementare il PIL di circa 3,5 miliardi di Euro creando 8 mila posti di lavoro.