L'NSA spiava gli utenti sfruttando un bug nella fibra ottica

La "talpa" Edward Snowden continua la sua vita da latitante, mentre nessuno dei responsabili della scandalo Datagate ha ancora pagato per l'attività di spionaggio svolta dagli agenti dell'NSA (National Security Agency); eppure le rivelazioni sul caso continuerebbero a circolare.

Inizialmente si sospettava che colossi del Web come per esempio Google, Facebook e Yahoo! avessero collaborato volontariamente con le istituzioni americane perché queste ultime potessero accedere senza alcuna autorizzazione ai dati degli utenti.

Ora, secondo quanto riportato dai giornalisti del New York Times, i Data center dei giganti di Internet potrebbero essere rimasti sotto chiave, ma l'NSA avrebbe potuto agire comunque senza alcuna connivenza grazie ad un difetto insito nella fibra ottica utilizzata per l'interscambio di dati.

Le incursioni sarebbero quindi avvenute attraverso le infrastrutture dei provider, ed in particolare Level 3 che è un fornitore di Mountain View e Sunnyvale, motivo per cui la posizione dei responsabili dell'NSA potrebbe essere ancora più grave rispetto a quanto emerso fino ad ora.