Pubblicità online: le frodi costano quasi 70 miliardi

Secondo uno studio svolto da Juniper Research e intitolato "Digital Advertising Fraud: Key Trends, Competitor Landscape & Market Forecasts 2022-2026", le frodi che riguardano il mercato del Digital Advertising potrebbero causare perdite per 68 miliardi di dollari nel corso dell'anno corrente, 9 miliardi in più rispetto a quanto avvenuto nel 2021.

USA, Cina, Giappone, Corea del Sud e Gran Bretagna sarebbero i Paesi dove avverrebbero la maggior parte delle frodi legate al mercato pubblicitario online, con una quota parte pari a circa il 60%. Prendendo in considerazione il solo dato degli Stati Uniti si arriverebbe a circa il 35% a fronte di quello che è il mercato dell'advertising più grande del mondo.

A pagare le spese di questo fenomeno non sarebbero soltanto le piattaforme ma anche gli inserzionisti costretti a sacrificare parte dei propri investimenti a causa delle attività fraudolente, le spese future potrebbero essere inoltre ancora più elevate considerando la necessità di acquistare strumenti che permettano di limitare i danni.

Per tutelarsi dalle frodi della pubblicità online è bene rivolgersi ad aziende specializzate

I ricercatori sconsigliano però di contrastare l'azione degli utenti malintenzionati attraverso iniziative personali, anche per questioni legate alle infrastrutture disponibili. Soprattutto se si opera in uno dei Paesi precedentemente citati sarebbe invece meglio attivare delle partnership con aziende specializzate nel contrasto alle frodi pubblicitarie in Rete.

Le migliori soluzioni oggi disponibili sono quelle che permettono di rilevare automaticamente le anomalie, per questo motivo è più che probabile che nel prossimo futuro assisteremo ad uno sviluppo sempre più diffuso di algoritmi di Machine Learning appositamente dedicati a rilevare i comportamenti irregolari e a limitare le perdite.