Twitter: le reazioni dopo l'acquisizione di Elon Musk

Come è ormai noto a tutti, Elon Musk è riuscito a diventare l'unico proprietario del social network Twitter in seguito ad un'offerta economica pari a 44 miliardi di dollari, somma che gli permetterà di prendere il controllo completo della piattaforma e della società che ne fa capo, anche in virtù del fatto che quest'ultima non verrà più quotata in borsa.

Tra le prime reazioni all'operazione abbiamo quella del fondatore di Twitter, Jack Dorsey, convinto che essa avrà un effetto benefico per il progetto. Dorsey infatti era stato sempre contrario al fatto che un social network potesse essere controllato dagli azionisti, per questo motivo una sola proprietà guidata (anche) da una visione potrebbe rivelarsi più positiva rispetto a più proprietari interessati al solo profitto.

Meno entusiasta la reazione da Vijaya Gadde, leader del team legale di Twitter, che sarebbe addirittura scoppiata a piangere durante una videoconferenza organizzata per l'occasione. Secondo indiscrizioni a lei si dovrebbero alcune decisioni importanti per la storia della piattaforma, ad esempio l'allontanamento di Donald Trump, e non è detto che Musk ne abbia condiviso lo spirito.

A questo panorama caratterizzato da forti contrasti contribuiscono anche alcune direttive interne, come per esempio quella che ha bloccato gli aggiornamenti del sistema che controlla Twitter per evitare che in queste ore qualche collaboratore contrario all'acquisizione possa portare avanti delle azioni di sabotaggio in grado di avvelenare ulteriormente un clima già teso.

In ultimo è da segnalare l'intervento dell'Europa nella persona di Thierry Breton, il Commissario per il mercato interno ha infatti ricordato che il DSA (Digital Services Act) in attesa di approvazione considera illegale online ciò che è illegale offline. Musk, vero e proprio "estremista" della libertà di pensiero, dovrà quindi porsi dei limiti per non violare le normative europee.

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