UE: stesse regole sulla privacy anche per le aziende straniere

Attualmente l'Unione Europea starebbe conducendo un'iniziativa volta a obbligare anche le aziende che abbiano sede al di fuori dei paesi membri (ma che operino anche all'interno di essi) a rispettare le normative sulla privacy in vigore nel Vecchio Continente.

Inutile dire che società che gestiscono motori di ricerca (Google, Bing..) e social network (Facebook) potrebbero essere le prime interessate a questo cambiamento, ma il problema (oltre che economico) relativo alla protezione dei dati personali sarebbe anche di carattere culturale.

La tradizione nostrana prevede infatti che la privacy debba essere interpretata come un diritto di cittadinanza, con tutte le conseguenze del caso a livello legislativo; negli USA invece la stessa materia verrebbe trattata come un legittimo interesse della persona.

Tra i promotori di questa iniziativa vi sarebbe in prima linea la commissaria alla Giustizia della UE, Viviane Reding, suo parere i ministri dei vari paesi membri sarebbero obbligati a prendere in considerazione l'allarme lanciato da Edward Snowden con il caso Datagate.