UE Vs. Meta: abuso di posizione dominante con Facebook Marketplace

Secondo la Commissione Europea Meta avrebbe abusato della sua posizione dominante nel settore dei social network tramite la piattaforma Facebook Marketplace. Per i pochi che non la conoscessero, quest'ultima è sostanzialmente un servizio nato nel 2016 attraverso cui gli iscritti possono comprare e vendere prodotti ad altri utenti.

A parere dei commissari, il marketplace non potrebbe essere considerato una realtà del tutto separata rispetto al social network, per questo motivo il gruppo capitanato da Mark Zuckerberg godrebbe del vantaggio di una platea composta da circa 3 miliardi di frequentatori ponendo tutti i potenziali concorrenti in una posizione marginale.

A ciò si aggiunga che, sempre stando a quanto sostenuto dall'accusa, Meta riceverebbe un beneficio non disponibile per nessun altro competitor per quanto riguarda il mercato del display advertising. Questo perché il passaggio dalla pagine di Facebook a quelle del marketplace avviene senza la necessità di alcuna procedura di accesso intermedia.

Tali conclusioni arriverebbero a seguito di un'indagine durata circa 18 mesi, se la compagnia californiana non dovesse produrre sufficiente documentazione in propria difesa la Commissione Europa potrebbe erogare una sanzione anche molto elevata fino al 10% sulle entrate che l'attività di Meta genera annualmente a livello globale.

Per i portavoce della società le accuse mosse non avrebbero alcun fondamento e fino ad ora Meta avrebbe operato per incrementare le possibilità di scelta per gli utenti, non per diminuirle. In ogni caso i suoi rappresentanti potranno ora inviare una richiesta di audizione davanti ai commissari per esporre le proprie ragioni in merito.