Ancora troppo pochi i "nativi digitali"

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L'ITU, cioè l'Unione Internazionale delle Comunicazioni, ha recentemente collaborato con i ricercatori del Georgia Institute of Technology per la realizzazione di un modello matematico con il quale calcolare la quota parte della popolazione nativa digitale a livello mondiale.

Secondo i risultati ottenuti tramite tale modello, ad oggi i giovani che potrebbero essere definiti "nativi digitali" (cioè potenzialemente in grado di accedere ad un dispositivo elettronico già in età precoce), sarebbero appena il 30% sul totale dei coetanei.

Sulla base del rapporto "Measuring the Information Society", andrebbero considerati come "nativi digitali" tutti i giovani di età compresa nell'intervallo tra i 15 e i 24 anni con almeno cinque anni di esperienza online; un profilo naturalmenet molto più comune nelle società avanzate.

La scarsa diffusione di questa tipologia di giovani costituirebbe ancora oggi una testimonianza rilevante delle troppe differenze a livello di alfabettizzazione informatica e di accesso alla tecnologia (digital divide) tra le aree economicamente privilegiate e i paesi in via di sviluppo.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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