Apple e Qualcomm: pace e collaborazione

La Casa si Cupertino e il colosso dei semiconduttori Qualcomm avrebbero raggiunto un accordo extragiudiziale grazie al quale mettere fine a tutte le cause legali in corso tra le due aziende. Andrebbe così a concludersi uno scontro su più fronti che proseguiva ormai da tempo senza che nessuna delle due parti ricavasse alcun vantaggio in termini economici o d'immagine.

Come è noto, le diatribe tra le compagnie coinvolte erano iniziate quando Apple aveva lamentato costi troppo elevati per l'utilizzo delle licenze di Qualcomm, da parte sua quest'ultima aveva però ribattutto che i suoi processori rappresentano delle componenti essenziali per il funzionamento e le prestazioni dei device della Mela Morsicata.

La contrapposizione aveva portato al blocco di alcuni dispositivi in Cina e Germania e presto lo scontro avrebbe avuto luogo anche in terra statunitense. Per evitare ulteriori spese legali e conseguenze nefaste a danno delle vendite le controparti hanno quindi deciso di seguire la via della conciliazione, iniziativa che dovrebbe portare anche ad una loro cooperazione in diversi settori.

Almeno apparentemente l'accordo dovrebbe favorire Qualcomm, le notizie parlano infatti di una cifra non meglio precisata che il gruppo riceverà da Apple, di un accordo biennale per l'uso delle licenze, con opzione di rinnovo per altri 2 anni e validità dal 1 aprile 2019, nonché di un ulteriore accordo pluriennale per la fornitura di chipset Qualcomm a Cupertino.

Conoscendo l'estrema riservatezza che caratterizza i rapporti di Tim Cook e soci con le aziende partner, è più che probabile che l'entità dell'accordo economico non verrà mai rivelata. Apple ha probabilmente agito d'anticipo per via della necessità di disporre di processori compatibili con lo standard 5G da utilizzare nei device che verranno commercializzati a partire dal 2020.