Apple si indebita per restituire i soldi agli investitori

La Casa di Cupertino è una delle società più solide al Mondo, dovrebbe poter contare su una disponibilità di cassa pari a circa 145 miliardi di dollari e nei suoi bilanci non vi sarebbe alcuna traccia di indebitamento; eppure Tim Cook e soci avrebbero recentemente deciso di ricorrere ad un prestito.

Era infatti dal 1996 che la Mela Morsicata non emetteva delle obbligazioni (chiamatele pure "iBond"), queste ultime avrebbero lo scopo di finanziare parzialmente la cifra da restituire ai propri azionisti in seguito all'importante calo subito negli ultimi mesi dalla quotazione dei propri titoli.

Almeno in teoria Apple non avrebbe avuto alcun obbligo di rifondere i circa 100 miliardi di capitalizzazione andati perduti, ma rinunciare alla fiducia da parte degli investitori sarebbe stato un azzardo, soprattutto in un momento delicato che prelude al lancio dei suoi nuovi dispositivi.

L'emissione finanziaria verrà suddivisa in sei tranche (quattro a tasso fisso e due a tasso variabile) con scadenza a 3, 5, 10 e 30 anni; il board di Cupertino avrebbe deciso inoltre di collocare altre obbligazioni per un totale tra i 15 e i 20 miliardi di dollari entro il prossimo triennio.