ChatGPT: un form per scovare i testi scritti dalle AI

Distinguere un testo scritto da un essere umano da quello prodotto da un'Intelligenza Artificiale sta diventando un'operazione sempre più difficile. Con l'arrivo di ChatGPT le cose si sono fatte poi ancora più complicate perché si tratta di un chatbot particolarmente avanzato e accessibile a tutti tramite una semplice iscrizione gratuita.

Nel corso delle ultime settimane, in ambito didattico sono stati segnalati diversi casi di tesine ed altri elaboratori scritti tramite la piattaforma ma presentati agli insegnanti da studenti in carne ed ossa che li spacciavano per propri. Ciò ha creato un allarme nelle scuole e nelle università costringendo OpenAI, il team che si occupa di sviluppare ChatGPT, ad intervenire.

La soluzione attualmente disponibile è quindi un semplice strumento di verifica (AI Text Classifier) che fornisce un form all'interno del quale è possibile incollare il testo da controllare. In modo più o meno preciso si può quindi scoprire se tale contenuto è stato generato da una AI, anche se questa è fornita da un provider differente rispetto ad OpenAI.

Come sottolineato dagli stessi creatori del tool, gli esiti dei controlli non sono sempre attendibili. Il sistema è in grado di verificare meglio i testi più lunghi e quindi si consiglia di utilizzare il form soltanto per quelli che arrivano almeno a mille caratteri. Rimane per ora il vincolo della lingua Inglese, l'unica per la quale il Text Classifier si sarebbe dimostrato abbastanza efficace.

Esistono poi altri limiti che non garantirebbero di poter ottenere degli esiti sempre precisi, stando ai test effettuati fino ad ora la quantità di falsi positivi su testi scritti da esseri umani si aggirerebbe intorno al 9%, mentre nel caso dei testi generati da ChatGPT o piattaforme simili le identificazioni corrette (veri positivi) si aggirerebbero intorno al 26%.