Una Class action contro Facebook per i messaggi privati

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Una Class action contro Facebook per i messaggi privati

Secondo quanto riportato dal Financial Times, il social network più grande della Rete sarebbe stato chiamato a rispondere dell'accusa di aver spiato i messaggi privati dei propri utenti al fine di raccogliere indebitamente dati da cedere ai propri inserzionisti.

Tale accusa sarebbe alla base di una Class Action avente origine negli USA, secondo i legali dei suoi promotori Mark Zuckerberg e soci dovrebbero essere condannati a pagare ben 10 mila dollari ad ogni singolo iscritto coinvolto nell'attività di monitoraggio citata.

La somma richiesta sarebbe il risultato di un calcolo effettuato stimando in 100 dollari il "danno" subito quotidianamente da ciascun utente per un periodo di 100 giorni; si tratterebbe di una media che non tiene quindi conto del numero di messaggi scambiati.

Da parte loro i portavoce di Facebook avrebbero definito del tutto infondate le accuse formulate in seno alla Class Action, l'azienda di Menlo Park sarebbe quindi pronta a difendersi in tribunale per dimostrare l'inesistenza di qualsiasi attività di tracciamento della messaggistica.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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