Democrazia e Web: per Google l'Italia è un esempio negativo

David Drummond, Chief Legal Officer di Google, è recentemente intervenuto nel corso del New World 2.0 tenutosi in questi giorni a Parigi durante il quale ha parlato del rapporto tra Rete e democrazia; a questo proposito il dirigente di BIg G avrebbe portato il caso italiano come esempio negativo.

Il riferimento è stato naturalmente al triste caso noto come "Vividown": nel 2006 venne postato sul servizio di video streming YouTube un filmato che ritraeva un episodio di bullismo che diede vita ad aspre polemiche ed indagini giudiziarie nelle quali Google fu ritenuta responsabile del contenuto pubblicato in Rete.

Drummond avrebbe definito questo episodio una vera e propria forma di censura indiretta: caricando sulle spalle dei gestori la responsabilità dei contenuti pubblicati dagli utenti si renderebbe, di fatto, particolarmente oneroso il mantenimento di un servizio come YouTube in cui gli utenti sono liberi di caricare qualsivoglia contenuto.

Il portavoce di Mountain View avrebbe escluso la possibilità di costruire una Rete democratica in presenza di filtri, questi ultimi, infatti, spesso mascherati da strumenti per la tutela dei minori, servirebbero invece alle autorità per decidere quali contenuti possano essere proposti e quali no.