Diritto all'Oblio, anche Microsoft si adegua

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Diritto all'Oblio, anche Microsoft si adegua

Da alcune settimane, anche se non senza polemiche e perplessità, Google mette a disposizione un form grazie al quale esercitare il cosiddetto "Diritto all'Oblio", cioè la possibilità di richiedere la rimozione di quei link che potrebbero portare ad informazioni di tipo personale.

In questo caso Mountain View avrebbe agito sulla base di un pronunciamento della Corte di Giustizia europea; la Casa di Redmond, per non dover affrontare lo stesso tipo di problema con la UE, avrebbe già deciso di fornire lo stesso servizio di Big G.

Ecco quindi che anche Microsoft dovrebbe presto mettere a disposizione un proprio modulo per l'invio di richieste di cancellazione, in questo caso le rimozioni dovrebbero coinvolgere il motore di ricerca della stessa azienda di Satya Nadella, Bing.

Fino ad ora, per via del fatto di essere meno utilizzato rispetto a Google, Bing era riuscito a rimanere fuori dal discorso relativo al Diritto all'Oblio, ma il pronunciamento delle autorità del Vecchio Continente non riguarderebbe nello specifico Mountain View, ma tutte le società che gestiscono search engine.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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