Facebook: bene il trimestre ma le azioni perdono valore

L'ultima trimestrale di cassa presentata da Menlo Park testimonierebbe ancora una volta quanto il business dell'advertising sia fondamentale per i contri dell'azienda. Nel periodo considerato Facebook avrebbe incassato un fatturato pari a 21.1 miliardi di dollari (per una crescita del 25% in 12 mesi) e profitti per 7.3 milardi di dollari (+7%).

Stando così le cose Wall Street avrebbe dovuto reagire con entusiasmo alle cifre esposte, ciò però non sarebbe avvenuto e nelle ore immediatamente successive alla comunicazione dei dati finanziari il titolo azionario della compagnia avrebbe subito un calo pari a 7 punti percentuali. Come si potrebbe spiegare una performance così negativa?

Stando a quanto riportato da alcuni analisti a commento della trimestrale, l'incremento dei ricavi sarebbe stato sì importante, ma il meno elevato dal 2012 a oggi. A tal proposito è utile ricordare che proprio nel 2012 Mark Zuckerberg e soci lanciarono l'IPO (Initial Public Offering) che portò Facebook tra le aziende high tech quotate in Borsa.

Per operare un semplice confronto basterebbe fare riferimento alla trimestrale presentata nello stesso periodo dell'anno precedente, quando il fatturato registrò una crescita del 30%. La stessa azienda avrebbe comunque avvertito gli investitori della possibilità che percentuali di livello superiore sarebbero state difficili da ottenere nel breve periodo.

A parere di Facebook, una delle cause di questo calo andrebbe ricercata nel GDPR (General Data Protection Regulation), la normativa europea per la protezione dei dati personali, che avrebbe imposto importanti limitazioni alle aziende. A ciò si aggiunga che anche le legislazioni sulla privacy di alcuni stati USA, California in primis, si sarebbero fatte più severe rispetto al passato.