Google: delle etichette per le App

Google ha deciso di inaugurare un nuovo corso per quanto riguarda l'utilizzo dei sistemi di tracciamento delle abitudini degli utenti da parte delle proprie applicazioni e di quelle di terze parti pubblicate nel Play Store. Tutto comincerà con nuove specifiche dedicate alla privacy a cui gli sviluppatori si dovranno adattare considerando la scadenza fissata per il primo trimestre del prossimo anno.

Superata questa deadline alle applicazioni dell'ecosistema di Alphabet dovrà essere assegnata un'etichetta all'interno della quale verranno descritte le modalità con cui sono gestite le informazioni personali raccolte, in sostanza gli utenti dovranno avere un'idea chiara della natura dei dati raccolti e degli scopi per i quali questi ultimi vengono utilizzati.

Nel caso di violazioni Mountain View invierà una prima segnalazione alla software house eventualmente colta in fallo, in sostanza una sorta di ammonizione, in mancanza di una risposta positiva e di un adeguamento alle policy previste le conseguenze potrebbero arrivare alla rimozione del titolo non conforme dal catalogo delle App.

L'iniziativa di Big G segue quella risalente a poche settimane fa della Casa di Cupertino, Tim Cook e soci hanno infatti introdotto in iOS 14.5 un sistema denominato ATT (App Tracking Transparency) che in pratica permette agli utenti di non concedere il proprio consenso al tracciamento dei dati per finalità di marketing come la realizzazione di annunci pubblicitari personalizzati.

La decisione di Apple aveva attirato le critiche di aziende come Facebook il cui core business si basa quasi esclusivamente sull'attività degli inserzionisti e quindi sulle performance degli annunci pubblicitari, ad oggi Mark Zuckerberg e soci hanno quindi un nuovo ostacolo da superare in un ecosistema mobile dove il tracking è sempre più disincentivato.