Google e Microsoft denunciano Washington per il Datagate

I responsabili di Mountain View e quelli della Casa di Redmond avrebbero deciso di fare fronte comune in una causa contro il governo americano per il danno d'immagine subito dalle due aziende in seguito all'esplosione dello scandalo denominato Datagate.

Sia Google che Microsoft sono state chiamate in causa da Edward Snowden, l'informatico noto come la "talpa" del Datagate, e accusate di aver collaborato con l'NSA (National Security Agency) nel progetto PRISM per lo spionaggio di massa delle comunicazioni via Internet.

Come sottolinato da Brad Smith, avvocato di Big M, l'amministrazione americana non avrebbe concesso ai due colossi di pubblicare le informazioni necessarie per dimostrare la propria estraneità ai fatti, per cui il ricorso alle vie legali sarebbe divenuto inevitabile.

Intanto starebbero continuando a filtrare ulteriori dettagli sulle attività di controllo utilizzate fino ad ora dai servizi segreti USA, ivi compreso un piano da oltre 600 milioni di dollari finalizzato ad assumere il controllo di migliaia di computer per estendere la rete spionistica di Washington.