Hollywood crea una blacklist dei siti Torrent

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Le case di produzione cinematografica hanno deciso di stilare un elenco dei luoghi fisici e virtuali in cui la pirateria è talmente diffusa da generare pesantissime perdite a carico del mercato della celluloide; nella Blacklist sono presenti sia i classici "mercatini" che i siti dedicati al P2P.

Nella lista realizzata dall'MPAA (Motion Picture Association of America) si trovano per esempio il Mercado popular da Uruguaiana o il mercato all'aperto di Odessa, luoghi in cui l'ancora diffusa attività delle "bancarelle" costituirebbe un canale proficuo per la diffusione della pirateria.

Tra i luoghi virtuali considerati un vero e proprio pericolo per l'industria di Hollywood e per i suoi profitti, vi sarebbero il sempre citato The Pirate Bay, nonché alcune realtà bloccate in più di un paese come per esempio btjunkie.org e isohunt.com.

Nella Blacklist non mancano naturalmente alcuni servizi per lo straming o line, come l'arcinoto Megavideo, e per lo storage in Rete, come Megaupload, senza poi contare i migliaia di medi e piccoli siti Web che ogni giorno forniscono contenuti protetti senza alcuna autorizzazione.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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