L'IPv6 funziona

Il test su scala mondiale del protocollo IPv6 sembra essere andato bene, ben 18 anni di lavoro per il superamento dell'IPv4 sembrano aver permesso di creare un degno sostituto all'attuale standard per l'identificazione univoca delle macchine in Rete.

I test si sono svolti in modo coordinato grazie alla collaborazione dell'ISOC (Internet Society) e nel complesso la Giornata Mondiale dell'IPv6 ha coinvolto circa mille organizzazioni, per l'Italia ha partecipato il CNR di Pisa sotto la guida di Marco Sommani dell'Istituto di informatica e telematica.

L'iniziativa non ha richiesto alcun intervento da parte degli utenti che hanno potuto continuare a navigare senza alcun problema, l'intero onere delle procedure necessarie per i test è stato infatti a carico degli Internet Service Provider.

L'IPv4 è in vigore dal 1981, quando il numero di macchine in Rete era ben più limitato e i dispositivi mobili praticamente inesistenti, l'IPv6 può invece contare su una numerazione praticamente illimitata supportando 340 sestilioni di indirizzi diversi.