L'Iran vuole un Google Earth islamico

Il governo di Teheran capitanato dal più volte contestato presidente Mahmud Ahmadinejad non ha mai nascosto di gradire poco la piattaforma Google Earth, essa verrebbe infatti considerata in Iran come uno strumento per lo spionaggio e per questo motivo sarebbe spesso osteggiata.

Ora le autorità del paese mediorientale sarebbero intenzionate a proporre una loro alternativa al servizio fornito da Mountain View, in questo caso sarebbe allo studio un nuovo sistema per la mappatura tridimensionale del Pianeta non sviluppato e gestito in terra americana.

Mohammad Hassan Nami, ministro iraniano per l'informazione e le tecnologie della comunicazione, avrebbe rivelato il nome di questa piattaforma, essa dovrebbe chiamarsi Basir (che in lingua persiana significa "spettatore") e dovrebbe presentarsi come una sorta di "Google Earth Islamico".

Alcuni analisti avrebbero espresso però forti dubbi sulla veridicità o, se non altro, sull'effettiva realizzabilità di tale progetto negli appena 4 mesi previsti; del resto l'Iran è lo stesso paese in cui qualche tempo fa si annunciava il lancio di una Rete autarchica slegata dal resto del Web mondiale.