Meta: altri licenziamenti a causa del Metaverso?

Meta potrebbe aver pianificato una nuova campagna di licenziamenti dopo quella che lo scorso novembre l'ha portata a rinunciare al 13% della sua forza lavoro allontanando complessivamente 11 mila dipendenti. Anche questa volta i collaboratori in procinto di perdere il proprio posto potrebbero essere migliaia ma la notizia non sarebbe stata ancora confermata.

Attualmente l'azienda guidata da Mark Zuckerberg sarebbe impegnata nell'efficientamento del personale disponibile, limitando l'organico soltanto ai lavoratori più competenti e performanti. Ciò significa che molti di coloro che sono stati assunti durante l'emergenza pandemica, quando la domanda di servizi online era più elevata, non sono più ritenuti necessari.

Tra le scelte sbagliate a cui Meta dovrà porre rimedio vi è anche quella di aver investito con troppo ottimismo sul Metaverso, le applicazioni pratiche di quest'ultimo sono infatti ancora troppo poche (per lo più limitate all'entertainment videoludico) e l'interesse da parte degli utenti e delle aziende sembrerebbe essersi raffreddato molto rapidamente.

Non è un caso che di recente la compagnia californiana abbia deciso di tagliare notevolmente i prezzi dei suoi due visori per la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata: prezzi di Quest 2 e Quest Pro. Il primo è passato infatti da 499.99 dollari a 429.99, il secondo addirittura da 1499.99 a 999.99 dollari, cioè un terzo in meno rispetto al listino precedente.

Ora Meta sembrerebbe seriamente intenzionata ad investire gran parte dei propri ricavi nelle tecnologie per l'Intelligenza Artificiale. A testimoniarlo vi è anche l'impegno concentrato di recente nel progetto LLaMA (Large Language Model Meta AI), modello generativo con il quale Zuckerberg e soci voglio proporre la propria alternativa a ChatGPT.