Microsoft traduce il feed di Linkedin

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Microsoft, proprietaria del noto social network professionale, ha deciso di integrare in Linkedin un sistema per la traduzione automatica dei post che permetterà di accedere anche ai contenuti scritti in lingue diverse dalla propria o da quelle conosciute. L'obbiettivo è quello di garantire una maggiore continuità dei contatti, come per esempio quelli stretti nel corso di meeting e viaggi di lavoro.

Il sistema funzionerà grazie ad un'infrastruttura interamente Cloud based, l'Azure Cognitive Service, implementata attraverso le Text Anaytics API della stessa Casa di Redmond. Sostanzialmente si tratta dello stesso supporto fornito per le traduzioni su altre piattaforme e applicazioni come Skype, Office 365 e il motore di ricerca Bing.

Nel caso in cui sia necessario visualizzare la traduzione di un post sarà sufficiente cliccare sul pulsante "See translation", ad oggi vengono supportati oltre una sessantina di idiomi tra cui anche quello Italiano. A breve il servizio dovrebbe essere accessibile anche tramite le applicazioni di Linkedin per i sistemi operativi mobili Android e iOS.

Attualmente Linkedin conta oltre 560 milioni di utenti, dato che l'Azure Cognitive Service è una soluzione basata sul machine learning maggiore sarà il numero di utilizzatori, e più frequente il suo impiego, più precise saranno le traduzioni offerte. Con il tempo dovrebbe quindi aumentare anche il grado di affidabilità del servizio.

Alcuni analisti avrabbero fatto notare maliziosamente che la padronanza delle lingue straniere dovrebbe essere una dotazione "standard" dei professionisti, ma probabilmente con questa iniziativa Microsoft intende soddisfare le esigenze di coloro che operano in un mercato sempre più aperto e incentrato sulle collaborazioni internazionali.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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