Musk manda a f** gli inserzionisti che hanno abbandonato X

Perché X rischia di perdere entrate per ben 75 milioni di dollari entro l'anno? Per un motivo abbastanza ricorrente nella storia recente del social network che una volta si chiamava "Twitter": la fuga degli inserzionisti. Era già accaduto in passato, subito dopo l'acquisizione della piattaforma da parte di Elon Musk, ora si starebbe ripresentando la stessa situazione.

Tra le grandi compagnie che nel corso degli ultimi giorni avrebbero deciso di non pubblicare più le proprie inserzioni su X vi sarebbero nomi del calibro di Apple, Comcast, Disney e IBM. Nel complesso le aziende che non starebbero più utilizzando il servizio per l'advertising sarebbe circa 200 e la situzione potrebbe peggiorare ulteriormente.

Alla base di questi abbandoni vi sarebbero alcune frasi antisemite e legate a teorie complottistiche attribuite al fondatore di Tesla e SpaceX. Queste ultime sono state smentite dallo stesso imprenditore sudafricano ma la sua immagine ne sarebbe uscita talmente deteriorata che in molti hanno parlato delle possibili dimissioni di Linda Yaccarino dalla guida di X.

Ma quale è stata la reazione di Musk alle decisioni delle compagnie che non sfruttano più X per la pubblicità online? Tutt'altro che pacata, egli infatti avrebbe parlato di un tentativo di boicottaggio a suo danno e tali dichiarazioni sarebbero state formulate nel corso di un intervento pubblico, durante la conferenza DealBook in cui è stato intervistato.

Musk ha economicamente le spalle abbastanza larghe da superare anche una vicenda così complicata, è bene ricordare però che l'acquisizione di X gli è costata ben 44 miliardi di dollari. L'advertising è quindi indispensabile per la sopravvivenza del progetto anche perché con tutta probabilità la pubblicità non potrà essere sostituita dai soli abbonamenti Premium.