Nuova proposta di legge su adoloscenti e social

Italia viva e Azione, le due principali compagini politiche italiane del cosidetto "Terzo polo", avrebbero deciso di presentare una proposta di legge presso Camera e Senato con cui vietare l'accesso ai social media agli utenti sotto i 14 anni. I dettagli dell'iniziativa sarebbero stati esposti nel corso di un'apposita conferenza stampa.

Calenda, Carfagna, Bonetti e Pastorella, questi i nomi dei parlamentari protagonisti dell'incontro, avrebbero motivato la proposta facendo riferimento a situzioni non insolite nelle famiglie del nostro Paese dove bambini di appena 11 anni si iscrivono ai social per poi passare diverse ore della propria giornata nella loro frequentazione.

Ciò sarebbe all'origine di diverse problematiche tra cui il diffondersi di fenomeni come il cyberbullismo o disturbi legati a depressione, alimentazione scorretta e insonnia. Tutto ciò avverrebbe a fonte di piattaforme dove chiunque, nascosto dietro ad uno pseudonimo, potrebbe rivolgere le proprie attenzioni verso un utente minorenne.

Per queste ragioni l'idea sarebbe quella di portare l'età minima del consenso al trattamento dei dati personali a 15 anni dagli attuali 14. Al di sotto dei 13 anni non ci si potrà iscrivere ai social, cosa che tra l'altro accade già, mentre tra i 13 e i 15 anni il loro accesso dovrebbe essere condizionato ad un'autorizzazione da parte dei genitori.

Per quanto riguarda le verifiche sull'età, queste dovrebbero essere affidate ad un Identity Provider di terze parti e soltanto utilizzando i dati minimi necessari al completamento della procedura. Nella proposta sarebbero previste anche delle campagne informative volte a sensibilizzare l'utenza riguardo ai problemi legati al benessere mentale sui social.