OpenAI etichetta le immagini di DALL·E 3
OpenAI, la compagnia a chi si devono il modello generativo GPT e il chatbot ChatGPT, ha deciso di etichettare tutte le immagini che verranno prodotte tramite la piattaforma DALL·E 3. Quest'ultima si basa su un modello a diffusione per le operazioni text-to-image e viene utilizzata anche in servizi di terze parti come per esempio Microsoft Designer.
In ogni caso l'etichetta non sarà rappresentata da un watermark visibile ad occhio nudo, si tratterà invece di una sorta di "filigrana" simile (nel concetto) quella che viene inserita nelle banconote. In questo caso essa non sarà presente nel contesto dell'immagine ma entrerà a far parte dei metadati di quest'ultima durante la fase di generazione.
Per far questo il gruppo capitanato da Sam Altmam farà riferimento ad uno standard basato sulle specifiche tecniche aperte definite dalla C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity). Queste ultime sono state concepite per dare ad editori, creator ed utenti la possibilità di tracciare l'origine di diversi tipi di media, rendendo più difficili le violazioni di copiright.
Images generated in ChatGPT and our API now include metadata using C2PA specifications.
This allows anyone (including social platforms and content distributors) to see that an image was generated by our products. https://t.co/kRv3mFnQFI pic.twitter.com/ftHqECS8SB
— OpenAI (@OpenAI) February 6, 2024
Questa novità riguarderà tutte le immagini che vengono prodotte tramite DALL·E 3, coinvolgeranno quindi anche le applicazioni di terze parti che interagiscono con il servizio tramite API (Application Programming Interface). Stesso discorso per chi utilizza la piattaforma attraverso la formula ChatGPT Plus disponibile in abbonamento.
Per gli utilizzatori di DALL·E 3 rimarrà quindi tutto come prima? Non del tutto perché le immagini dovrebbero riportare anche un piccolo simbolo con le lettere "CR" che sarà invece visibile. Per quanto riguarda le prestazioni, i portavoce di hai hanno assicurato che l'inserimento dell'etichetta non dovrebbe aumentare i tempi di latenza.
