La pandemia favorisce il mercato del Mobile Computing

Strategy Analytics ha condotto una rilevazione per verificare quali siano stati gli effetti dell'emergenza pandemica sulle spese in dispositivi per lo smart working e la formazione a distanza. I dati raccolti durante lo studio sono contenuti nel report intitolato "Mobile Computing Shipments, Revenue, Installed Base and Penetration Forecast by Type by 88 Countries 2010-2026: H1 21".

Nel corso dell'anno passato sarebbe stata osservata una crescita consistente del fatturato relativo alle vendite di laptop e tablet, con un incremento del 25% rispetto al 2019 che dovrebbe trasformarsi in un ulteriore +17% durante l'anno corrente. Le preoccupazioni riguardanti la cosiddetta "variante delta" potrebbero poi consigliare diverse aziende e lavoratori a proseguire sulla strada del lavoro da remoto.

Un nuovo stimolo a questo mercato potrebbe essere dato da Windows 11, sistema operativo che la Casa di Redmond ha già presentato e distribuirà nella seconda metà del 2021. Tale aggiornamento, che sarà gratuito per i possessori di un terminale con Windows 10, dovrebbe determinare ricavi per 241 miliardi di dollari contro i 197 del 2020.

Entro il 2025 assisteremo con tutta probabilità ad una vera e propria esplosione delle configurazioni ibride che vedono i terminali, in particolare quelli mobile, utilizzati sempre più spesso sia per il lavoro che per la vita personale. Le vendite potrebbero comunque subire un rallentamento quando le campagne vaccinali saranno a buon punto, presumibilmente dal 2022 in poi.

A registrare delle performance particolarmente interessanti potrebbero essere i laptop, destinati secondo le previsioni a finire nelle case di quasi il 40% delle famiglie, questo perché secondo gli analisti gli smartphone e i tablet non riuscirebbero ancora a garantire i livelli di produttività che possono essere raggiunti con un computer portatile.