Pornografia online e copyright

La Vivid Entertainment Group, vero colosso del mercato hardcore statunitense e non solo, ha deciso di citare in giudizio PornoTube per l'utilizzo di numerosi filmati coperti da copyright di cui rivendica la proprietà.

In totale la richiesta di risarcimento ammonta a circa 4,5 milioni di dollari, cioè 150 mila dollari per ognuno dei video individuati come propri dalla Vivid; se la sentenza dovesse essere accolta potrebbe essere solo il primo caso di risarcimento per lo streaming free di materiale a luci rosse.

Quella che si profila è quindi una vera e propria variante V.M. 18 della causa che recentemente ha coinvolto Viacom e YouTube per questioni inerenti l'utilizzo di materiale coperto da copyright.