Il regime isola la Siria da Internet

In Siria, paese medio orientale oggi travagliato da una guerra civile che vede i ribelli impegnati nel tentativo di rovesciare il regime di Bashar Hafiz al-Asad, l'intera popolazione sarebbe impossibilitata ad accedere alla Rete; un evento le cui implicazioni vanno ben oltre la già grave limitazione della libertà d'espressione.

Il black out sarebbe cominciato alle 11:26 del 29 novembre, la notizia avrebbe fatto il giro del Mondo grazie ad un'iniziativa di Amnesty International i cui attivisti temono che il governo di Damasco stia tentando di nascondere ai paesi esteri le attrocità compiute per sedare la rivolta.

A loro volta i ribelli avrebbero tentati di bucare il muro della censura di regime ripristinando alcune connessioni, al momento però le forze al potere starebbero reagendo con vere e proprie azioni di cyber war mirate ad infettare i computer della fazione opposta per prenderne il controllo.

Nel corso della battaglia sarebbero scesi in campo anche i ragazzi della crew di hacktiviti Anonymous, questi ultimi si starebbero impegnando nel dare appoggio ai ribelli e, contestualmente, a colpire gli asset Web governativi con l'obiettivo di ripulire la Rete dei contenuti inneggianti ad Assad.