Threads: meglio non parlare di news e politica

Threads, il nuovo social network di Mark Zuckerberg e soci, è stato lanciato qualche giorno fa ma non è ancora disponibile in Europa e quindi in Italia. Conosciamo però alcune caratteristiche della piattaforma che integra molte funzionalità simili a quelle di Twitter e che si basa su Instagram permettendo l'importazione degli account.

Threads nasce per stimolare le conversazioni tra utenti che coltivano i medesimi interessi, nonostante ciò i rischi derivanti dalla polarizzazione sono sempre dietro l'angolo. Da questo punto di vista Adam Mosseri e gli altri responsabili del servizio vorrebbero evitare che, come spesso accade in Twitter, le discussioni si trasformino facilmente in confronti con toni molto accessi.

Intervistato in proposito, Mosseri avrebbe sottolineato che Threads intende scoraggiare le conversazioni incentrate su argomenti riguardanti le news e la politica. Ciò soprattutto perché, a parere del CEO di Instagram, la monetizzazione prodotta dal social network non basterebbe a finanziare le spese per la moderazione dei contenuti condivisi.

Le discussioni su politica e news non verranno censurate né saranno vietate ma l'intenzione sembrerebbe essere quella di favorire le interazioni basate su temi come l'intrattenimento, lo sport, la moda e la musica. Probabilmente l'algoritmo di Threads è stato già configurato in modo da evidenziare maggiormente le conversazioni incentrate sugli argomenti meno polarizzanti.

Intanto, per rendere ancora più appetibile l'utilizzo di Threads per ora la piattaforma non mostrerà advertising. Lo stesso Zuckerberg ha affermato che gli annunci pubblicitari potrebbero arrivare soltanto una volta raggiunto il miliardo di utenti. Un traguardo troppo ambizioso? Attualmente il social network conterebbe già più di 70 milion di utenti.