Twitter: Musk non paga Google Cloud e AWS?

Secondo alcune indiscrezioni, Elon Musk avrebbe ricevuto alcune richieste di pagamento da parte di Google Cloud e AWS (Amazon Web Service) per fatture non pagate nei mesi scorsi. Entrambe le piattaforme sono fondamentali per il funzionamento del social network Twitter che, ricordiamo, oggi ha come unico proprietario proprio il miliardario sudafricano.

La notizia, che in ogni caso è ancora in attesa di essere confermata, non rappresenta comunque una novità. Dei "debiti" di Musk verso Mountain View e Seattle se n'era già parlato lo scorso marzo, quando si diffuse la voce che l'imprenditore avesse smesso di pagare per i servizi Cloud alla base di diverse funzionalità del Sito Cinguettante.

Almeno per il momento le forniture da parte di Google Cloud e AWS non sarebbero state interrotte in virtù delle clausole contrattuali che regolano gli accordi tra queste ultime e Twitter. In sostanza esse prevedrebbero la possibilità di ritardi nei pagamenti ma non è detto che a lungo andare non possa arrivare comunque la decisione di chiudere i rubinetti.

Ma cosa accadrebbe nel caso in cui i provider decidessero di interrompere il loro rapporto con Musk? Ad oggi Google Cloud e AWS verrebbero utilizzati per scopi differenti. A Google Cloud farebbero riferimento le feature per il controllo dei profili e la moderazione dei contenuti, il servizio di Amazon supporterebbe invece il sistema di advertising.

A questo punto una conferma di tali rumors potrebbe arrivare dai dirigenti di AWS, questi ultimi infatti avrebbero comunicato a Twitter che in caso di ulteriori ritardi nei pagamenti il fornitore tratterrà i ricavi derivanti dalle campagne pubblicitarie a titolo di recupero dei crediti insoluti. Big G non potrebbe fare lo stesso ma senza Google Cloud Twitter dovrebbe rinunciare a feature vitali per il suo business.