Twitter: se 140 caratteri non bastano

Il Sito Cinguettante potrebbe presto essere coinvolto da una vera e propria rivoluzione, infatti i suoi responsabili e gli sviluppatori che implementano la piattaforma starebbero valutando la possibilità di rimuovere il limite dei 140 caratteri che fino ad ora aveva rappresentato sia la lunghezza massima dei tweets che il marchio di fabbrico del servizio.

L'impressione è che secondo il gruppo che fa capo a Twitter i 140 caratteri potrebbero diventare un ostacolo ad un'ulteriore crescita del progetto in termini di utilizzatori; naturalmente, e data la "delicatezza" dell'argomento non potrebbe essere diversamente, per il momento non sarebbe stata fornita alcuna conferma ufficiale in merito.

Per dare un'idea della portata di questo (possibile ma non necessariamente probabile) cambiamento, si potrebbe fare riferimento al fatto che eliminare il limite dei 140 caratteri da Twitter potrebbe essere paragonato all'introduzione del pulsante "Non mi piace" sul concorrente Facebook; funzionalità, quest'ultima che probabilmente non vedrà mai la luce se non fortemente "calmierata".

La creatura di Jack Dorsey e soci compirà i suoi primi 10 anni di vita nel 2016, può contare su oltre 315 milioni di iscritti ed è universalmente nota, ma a fronte di questo successo in termini di numeri vi sarebbero dei risultati economici non esattamente entusiasmanti: fino ad oggi l'azienda non sarebbe riuscita a presentare un solo bilancio in positivo ai propri azionisti

A ben vedere, anche dal punto di vista dell'utenza Twitter dovrebbe sfruttare meglio le proprie potenzialità, altre piattaforme come Instagram e WhatsApp (casualmente di proprietà di Menlo Park) starebbero ottenendo risultati ben superiori fornendo comunque funzionalità che, in molti casi, sono simili a quelle messe a disposizione dal colosso del microblogging.