USA: niente Zoom per il Senato

Alcuni giorni fa Elon Musk aveva vietato l'utilizzo di Zoom ai dipendenti di una delle proprie aziende, la SpaceX. Per effettuare delle videoconferenze si sarebbero dovute scegliere delle soluzioni alternative in quanto l'applicazione potrebbe essere affetta da alcune vulnerabilità in grado di compromettere la riservatezza delle comunicazioni.

Zoom ha registrato un rilevante incremento in termini di utilizzatori in seguito all'emergenza dovuta alla pandemia di COVID-19 che, di fatto, ha costretto milioni di lavoratori in tutto i Mondo ad abbandonare i propri uffici, proprio questa crescita avrebbe permesso però di individuare alcuni bug e costretto diverse organizzazioni a sconsigliarne l'adozione.

Tra queste ultime vi sarebbe stato anche il Senato degli Stati Uniti appena qualche giorno dopo che l'intero sistema scolastico della città di New York prendesse la medesima decisione. A questo punto il numero di coloro che faranno a meno di Zoom potrebbe essere destinato a moltiplicarsi causando un danno economico e d'immagine rilevante ad un progetto per molti versi estremamente valido.

In questo momento gli sviluppatori della piattaforma sarebbero già al lavoro con l'obbiettivo di trovare una soluzione quanto più rapida possibile alle problematiche rilevate, per far questo l'attuale major release dell'applicazione non subirà ulteriori aggiornamenti dal punto di vista delle funzionalità e da qui ai prossimi 3 mesi saranno rilasciate unicamente patch di sicurezza.

A tal proposito è utile segnalare che la società che fa capo al servizio ha deciso di assumere Alex Stamos come nuovo CSO (Chief Security Officer), parliamo della persona che ha ricoperto il medesimo ruolo presso Facebook dal 2015 al 2018 e che prima di entrare a far parte del team di Zoom è stato direttore dello Stanford Internet Observatory.