X: un abbonamento da 1 dollaro contro i bot
© DepositphotosNot A Bot è il nome di un nuovo abbonamento annuale di X che la piattaforma di Elon Musk avrebbe deciso di introdurre per contrastare il fenomeno dei bot che popolano la piattaforma. Questi ultimi fingono spesso di essere degli utenti in carne ed ossa, non di rado diffondono spam e sono praticamente inutili dal punto di vista della monetizzazione tramite advertising.
Attualmente tale iniziativa sarebbe stata lanciata in due soli Paesi, Filippine e Nuova Zelanda. Not A Bot costa appena 1 dollaro all'anno ed è stato presentato come una sperimentazione finalizzata a limitare la diffusione dei fake account su X, per diversi analisti si tratta del primo passo verso la sua conversione in un social network a pagamento.
Come spiegato dall'uomo più ricco del mondo, Not A Bot non sarà necessario per chi desidera semplicemente leggere i tweet pubblicati su X, lo si dovrà attivare invece se si desidera pubblicare un contenuto. Questo con la convinzione che, dovendo pagare, molti di coloro che creano account fasulli saranno meno incentivati a continuare a farlo.
Starting today, we're testing a new program (Not A Bot) in New Zealand and the Philippines. New, unverified accounts will be required to sign up for a $1 annual subscription to be able to post & interact with other posts. Within this test, existing users are not affected.
This…
— Support (@Support) October 17, 2023
1 dollaro all'anno è sostanzialmente una cifra simbolica ma chi genera bot difficilmente ne utilizza uno solo, spesso infatti gli spammer gestiscono migliaia di account fasulli per ampliare quanto più possibile il raggio d'azione delle loro campagne malevole. La sola procedura di pagamento dovrebbe rappresentare un ostacolo alla loro proliferazione.
In molti ricorderanno che quando Musk decise di acquisire l'allora Twitter i bot ebbero un ruolo fondamentale nella trattativa. L'imprenditore cercò di abbassare la sua offerta iniziale, ben 44 miliardi di dollari, sostenendo che il numero di fake account presenti sulla piattaforma fosse molto più elevato rispetto a quanto dichiarato dai responsabili di allora.
