Zuckerberg: non mi dimetto

Le difficoltà di Meta in ambito finanziario sono ormai note, gli investimenti dedicati al metaverso non si sarebbero rivelati particolarmente remunerativi, determinando invece perdite miliardarie, e il titolo azionario del gruppo ha subito un calo drastico, tanto da costringere i vertici aziendali a licenziare ben 11 mila dipendenti in tutto il mondo.

Dati gli ultimi risultati si è rapidamente diffusa la voce secondo cui ad essere messo in discussione sarebbe stato lo stesso CEO e fondatore del gruppo, Mark Zuckerberg. In alcuni casi lo si sarebbe descritto come pronto a dare le dimissioni o in procinto di essere sfiduciato dagli altri membri del board e dai maggiori investitori di Meta.

Se tali voci fossero state confermate, le conseguenze per la compagnia che fa capo a Facebook, Instagram e WhatsApp sarebbero potute essere imprevedibili: un ulteriore calo della capitalizzazione o, al contrario, un improvviso moto di entusiasmo da parte degli azionisti. Nel dubbio l'azienda ha voluto smentire prontamente tutti i rumors in proposito.

Zuckerberg, che ha nelle proprie mani il pacchetto di maggioranza dei voti che determinano le decisioni di Meta, è fortemente convinto che il futuro della compagnia risieda nel metaverso e nel lavoro della divisione Reality Labs che si occupa di implementare le tecnologie per la Realtà Virtuale nonché i dispositivi che permettono di vivere le esperienze immersive.

Questa posizione non sarebbe condivisa da tutti coloro che scommettono i propri capitali su Meta, tanto che Altimeter Capital, società specializzata in investimenti tecnologici che contribuisce al finanziamento dei Meta, avrebbe richiesto di introdurre un tetto massimo pari a 5 miliardi di dollari per i progetti legati allo sviluppo dei mondi virtuali.