Adobe: un "marchio" per le immagini create con le AI

Adobe è stata una delle prime aziende ad abbracciare con entusiasmo la rivoluzione che sta coinvolgendo il settore della produzione di contenuti grazie ai modelli generativi. L'azienda di San Jose ha sviluppato infatti diversi prodotti incentrati sulle AI, come per esempio la tecnologia Firefly integrata anche su Adobe Photoshop e Adobe Express.

Le Intelligenze Generative possono rappresentare un valido strumento di lavoro per i creativi ma presentano alcune criticità. Come per esempio la possibilità di creare DeepFake estremamente realistici o di attingere anche involontariamente a contenuti protetti da diritto d'autore. Adobe ha quindi deciso di proporre un logo da applicare alle immagini generate con la AI.

Quest'ultimo prende il nome di cr (scritto in minuscolo), abbreviazione di Content Credentials. L'intenzione del gruppo capitanato da Shantanu Narayen non è quella di utilizzare questa soluzione solo internamente ma di renderla universale. Se adottata da tutti i provider di servizi AI based potrebbe divenire presto nota anche al grande pubblico.

cr è il frutto di una collaborazione tra le aziende che fanno parte della C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity), tale organizzazione vede la partecipazione di un'altra grande compagnia fortemente interessata alla AI, Microsoft, che è stata determinante per lo sviluppo del chatbot ChatGPT e dell'LLM (Large Language Model) GPT.

Attualmente non esiste uno standard per il watermarking delle immagini generate con l'AI, Google ha scelto ad esempio un identificatore invisibile chiamato SynthID. cr potrebbe cambiare le cose, soprattutto presso le Big Company del settore, ma è forse troppo ottimistico pensare che possa combattere efficacemente fenomeni come la diffusione di DeepFake.