AltroConsumo: una petizione contro l'equo compenso

Non si placano le polemiche contro la recente decisione di aumentare l'entità dell'equo compenso applicato sul prezzo dei dispositivi dotati di una memoria di massa (Pc, smartphone, tablet, pen drive..); un'iniziativa che sembrerebbe pensata unicamente per rimpinguare le casse della SIAE.

La norma in discussione dovrebbe essere approvata entro la fine dell'anno corrente per poi diventare esecutiva a partire dall'inizio del prossimo; per fare un esempio, l'equo compenso sui telefoni cellulari potrebbe passa da 90 centesimi a 5.20 euro.

Ma se da una parte la Società Italiana Autori ed Editori ritiene tale aumento giustificato a causa del fenomeno della pirateria digitale, dall'altra AltroConsumo avrebbe deciso di dar vita ad una petizione contro quella che l'associazione definisce una "tassa iniqua".

Sempre secondo l'organizzazione per la difesa dei consumatori, questi ultimi pagherebbero già il dovuto attraverso i diritti d'autore richiesti dalla SIAE, per cui un ulteriore aggravio sul prezzo dei supporti si tradurrebbe in un doppio e ingiustificato pagamento.