Amazon raddoppia il salario dei lavoratori

Più volte criticato per un trattamento economico dei dipendenti che, a detta di alcuni analisti, non avrebbe avuto alcuna corrispondenza con i guadagni miliardari dell'azienda, il colosso del commecio elettronico Amazon avrebbe deciso di rispondere raddoppiando il salario minimo dei propri collaboratori operanti sul territorio degli Stati Uniti.

In sostanza le retribuzioni dovrebbero passare da 7.25 dollari l'ora (limite rimasto immutato da circa un decennio) a 15 dollari l'ora. L'iniziativa, che dovrebbe coinvolgere circa 250 mila lavoratori USA e almeno 100 milla stagionali, sarebbe stata già confermata dal CEO e fondatore Jeff Bezos oggi noto anche per essere l'uomo più ricco del Mondo.

A beneficiare dell'aumento di stipendio saranno anche i dipendenti di Amazon del Regno Unito ma in misura differente. In questo caso infatti la paga oraria minima passerà a 9.5 sterline l'ora per tutti e 37 mila gli impiegati esclusi quelli residenti a Londra che, invece, riceveranno 10.5 sterline l'ora in ragione di un costo della vita più elevato.

Bezos avrebbe agito d'anticipo su pressione del senatore democratico statunitense Bernie Sanders, promotore del movimento "Fight for Fifteen", il quale aveva recentemente presentato il cosiddetto "Bezos Act", un disegno di legge con cui costringere le aziende a sostenere le politiche di sussidio in favore dei lavoratori afflitti da minimi salariali al di sotto dei 15 dollari l'ora.

Difficilmente l'inziativa del massimo dirigente di Amazon interesserà anche gli impiegati di Paesi diversi da USA e UK, Italia compresa, questo perché negli Stati Uniti e in Gran Bretagna esistono normative che lasciano alle imprese uno spazio decisionale molto ampio riguardo ai trattamenti salariali dei propri lavoratori.