Aumentano gli attacchi DDoS contro scuola e università

Secondo un recente studio condotto da Check Point, il numero degli attacchi informatici rivolti contro i sistemi degli istituti scolastici sarebbe cresciuto notevolmente nel periodo del Back to School. La ricerca ha tenuto conto delle realtà di America, Europa e Asia osservando come le azioni malevole siano indirizzate in particolare alla sottrazione di informazioni.

I primi segnali di una recrudescenza di questo fenomeno sarebbero arrivati ancora prima dell'apertura delle scuole, nel periodo tra luglio e agosto, con un incremento pari al 24% rispetto al bimestre precedente registratosi in Europa. I termini assoluti gli USA sarebbero però il territorio più colpito con un aumento di circa 30 punti percentuali.

Furti di dati per far collassare i servizi

In ogni caso i tentativi di Information Disclosure rappresenterebbero l'attività più frequente, questi ultimi sono finalizzati molto spesso a raccogliere dati utili alla svolgimento di un attacco successivo. Acquisendo, per esempio, delle credenziali di accesso, è possibile violare con maggiore facilità un sito Web, un CRM o un qualsiasi altro software gestionale.

Per quanto riguarda la tipologia di attacco preferita dagli utenti malintenzionati, questa sarebbe ancora oggi il DDoS (Distributed Denial-of-Service). Quest'ultimo verrebbe utilizzato per sovraccaricare di traffico sistemi spesso meno protetti di quelli aziendali e non mancherebbero diversi esempi di interruzione di servizio anche su larga scala.

Tra i fattori che avrebbero incentivato maggiormente gli attacchi contro i centri scolastici, universitari e di ricerca vi sarebbe stato il massiccio ricorso alla formazione a distanza iniziato durante i vari periodi di lockdown, quando milioni di utenti hanno avuto accesso ai sistemi da remoto attraverso client non necessariamente sicuri.