La Banca Italia sgambetta il social lending di Zopa.it

La Banca d'Italia, tramite un decreto del dicastero dell'Economia, ha cancellato Zopa.it dall'albo degli intermediari finanziari del nostro Paese; la misura restrittiva è stata ufficializzata il 10 luglio perché al servizio a Zopa è stato contestato il fatto di aver fatto anche raccolta di risparmio.

In pratica, secondo quanto stabilito dal decreto, il sito Web avrebbe dovuto limitarsi a svolgere attività di intermediazione finanziaria, ma la presenza di giacenze in attesa essere concesse in prestito sul Conto Prestatori Zopa è stata contestata in quanto attività ad esclusivo appannaggio degli istituti bancari.

Il social lending, in pratica il prestare o ricevere in prestito denaro in Rete senza dover per forza passare al vaglio degli istituti creditizi, è un fenomeno recente nella Penisola; ma, complice la crisi economica, sono già 40 mila le persone che hanno usufruito di questo servizio.

Ora, in seguito al decreto voluto dall'istituto presieduto da Mario Draghi, Zopa.it potrebbe essere ad un passo dalla chiusura; il servizio ha infatti deciso di sospendere la trattazione di nuovi prestiti e l'iscrizione al sito di ulteriori prestatori.