Big Company: un report preannuncia lo scorporo?

Rispetto ai Repubblicani, negli USA i rappresentanti del Partito Democratico sono sempre stati più favorevoli all'ipotesi di uno scorporo delle grandi aziende del Web e dell'High Tech in generale. Realtà come Amazon, Apple, Facebook e Alphabet (di cui fa parte Google) sarebbero diventate ormai troppo grandi per garantire un regolare funzionamento del mercato secondo i principi di concorrenza.

Stando a quanto dichiarato di recente in un apposito report di alcuni membri del Congresso, l'unica soluzione attualmente praticabile potrebbe essere quella di suddividere le Big Company in blocchi dalle dimensioni più contenute nonché limitare quanto più possibile le grandi acquisizioni come per esempio quelle di Instagram e WhatsApp da parte di Menlo Park.

Apple e Amazon sarebbero meritevoli di maggiore tolleranza

Da notare come nel documento si osservi una maggiore indulgenza nei confronti di Apple e Amazon, definite entrambe come compagnie dotate di un potere di mercato duraturo e rilevante, mentre Google e Facebook verrebbero rappresentate come delle società monopolistiche rispettivamente nei settori della ricerca online e del social networking.

Indipendentemente dalle posizioni assunte, difficilmente assisteremo a particolari novità nel corso dei prossimi mesi, soprattutto a causa delle Elezioni Presidenziali che avranno luogo ad inizio novembre. Joe Biden ha però dichiarato più volte di vedere con favore la possibilità di effettuare degli scorpori e una sua vittoria potrebbe portare ad un'accelerazione dei tempi.

In ogni caso nulla può essere dato per scontato, le Big Company dispongono di studi legali in grado di contrastare eventuali tentativi di scorporo coatto e di renderne l'iter estremamente lungo e complesso. Tra le aziende citate nel report solo Amazon avrebbe rilasciato un commento, in verità ben poco esplicito, in cui i promotori dello scorporo verrebbero accusati di ragionare sulla base di nozioni superficiali in materia di antitrust.