Il CERN rinuncia al software Microsoft e sceglie l'Open Source

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Il CERN, l'organizzazione europea per la ricerca nucleare che gestisce il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle nonché il più avanzato acceleratore del Pianeta, avrebbe deciso di abbandonare l'uso di software sviluppato dalla Microsoft a causa degli alti costi di licenza, al loro posto verranno selezionate delle alternative Open Source.

Essendo un centro di ricerca, l'istituto di Ginevra ha potuto utilizzare delle soluzioni proprietarie avvalendosi di licenze dal costo più conveniente rispetto a quello praticato per le aziende, l'esigenza di fornire una grande quantità di licenze per via del gran numero di collaboratori avrebbe reso però insostenibile il prezzo pagato a Redmond.

Un altro fattore che avrebbe determinato la svolta verso l'Open Source andrebbe ricercato nella scadenza della prima fornitura software. A marzo dell'anno corrente sarebbe venuto meno infatti il contratto ventennale che il CERN aveva stipulato con la compagnia americana, quest'ultima avrebbe quindi deciso di non rinnovarlo alle stesse condizioni.

I costi relativi al software avrebbero così subito un incremento pari a circa 10 volte perché basati essenzialmente sul numero di licenze attivate, creando una situazione che avrebbe costretto il CERN a concepire il progetto MAlt ("Microsoft Alternatives") per la ricerca di applicazioni libere e aperte in grado di sostituire quelle precedentemente impiegate.

La migrazione verso l'Open Source dovrebbe avvenire gradualmente e in alcuni ambiti sarebbe stata già iniziata, coinvolgendo per esempio la gestione della posta elettronica e il supporto alle chiamate tramite VoIP. MAlt è comunque un progetto pluriennale e l'addio definitivo al software Microsoft potrebbe richiedere anche molto tempo.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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