Cresce il mercato lavorativo dell'Open Source

Dice e la Linux Foundation hanno recentemente reso noti i risultati contenuti nel loro ultimo rapporto sul mercato lavorativo che ruota intorno all'Open Source; i dati raccolti presentano delle novità rispetto alle edizioni precedenti, anche perché questa volta è stata adottata una nuova metodologia di indagine non incentrata soltanto sui sistemi operativi del "Pinguino".

La richiesta di professionisti esperti nell'utilizzo di soluzioni tecnologiche libere e aperte sarebbe ancora oggi in costante crescita, con ben il 50% degli intervistati a livello mondiale che riterrebbe molto più semplice trovare opportunità di lavoro grazie all'Open Source; la percentuale salirebbe poi al 60% nel solo Vecchio Continente.

L'Europa sembrerebbe essere infatti una delle aree nelle quali si investe maggiormente in sistemi, applicazioni e servizi Open Source; a tal proposito basterebbe citare il fatto che ben il 50% dei professionisti sarebbe stato contattato almeno una decina di volte nel corso degli ultimi 6 mesi per progetti Open based contro il 22% dei loro colleghi a livello mondiale.

Il mercato europeo appare comunque ben diverso da quello del resto del Globo, un'ulteriore conferma verrebbe da una maggiore richiesta di App developers (il 23% sul totale della domanda di lavoro) contro un dato globale pari al 12% a cui sarebbe associata una richiesta continua di esperti in integrazione, collaborazione e sviluppo (DevOps).

In Europa le competenze nell'Open Source determinerebbero anche maggiori occasioni di carriera, retribuzioni più elevate (ben il 74% dei lavoratori avrebbe ricevuto degli incentivi per la propria permanenza in azienda), maggiore flessibilità per quanto riguarda gli orari e un miglior rapporto qualitativo tra vita e lavoro.