Il fisco britannico indaga sui giganti del Web

Margaret Hodge, responsabile nel Regno unito dell'agenzia PAC (Public Accounts Committee), starebbe conducendo un'indagine su alcune grandi realtà del Web statunitensi e sulle modalità attraverso le quali esse generano profitti e pagano le tasse in terra d'Albione.

Ad essere chiamati a rispondere davanti alla PAC sarebbero stati in particolare i portavoce della Amazon e di Google, ad entrambe verrebbe contestato il fatto di fatturare grandi quantità di denaro grazie agli internauti britannici a fronte di versamenti irrisori nelle casse del fisco.

Un esempio a riguardo sarebbe il fatturato relativo alle vendite dichiarato dall'azienda di Jeff Bezos l'anno scorso, un giro d'affari pari a circa 4 miliardi di sterline contro non più di 3.1 milioni di sterline pagati sotto forma di tasse alla Corona.

La centrale delle attività di Amazon nel Vecchio Continente ha sede in Lussemburgo, mentre quella di Mountain View in Irlanda presso Dublino, due paesi che offrono una fiscalità di forte vantaggio e che, a detta della Hodge, permetterebbero ad entrambi di non corrispondere le tasse dovute nelle nazioni in cui operano.