Nel futuro di Fedora non c'è Firefox

Gli sviluppatori della distribuzione basata sul Kernel Linux Fedora, forse la più popolare tra le versioni derivate da Red Hat, potrebbero aver deciso di rimuovere definitivamente il browser Open Source per la navigazione Internet Mozilla Firefox dai package di default previsti per l'intallazione; le motivazioni di tale iniziativa non sarebbero squisitamente tecniche.

Come è noto infatti l'applicazione della Foundation prevede in modalità predefinita di visualizzare dei "tiles" (riquadri) all'interno della schermata di avvio che nel corso della navigazione vengono riempiti con le miniature degli ultimi siti Web visitati o di quelli più frequentemente visitati; questi spazi in fase di post-installazione sono naturalmente vuoti.

Ora, un po' per fornire dei consigli sulle risorse da visitare e un po' per rimpinguare le casse della Mozilla, gli sviluppatori di Firefox avrebbero deciso di riempire i "tiles" inizialmente vuoti con alcune sponsorizzazioni selezionate; nessun passaggio in favore di una trasformazione del browser in ad-ware, ma di certo un'anomalia rispetto alla politica adottata fino ad ora.

I componeti dello staff di Fedora non vedrebbero di buon occhio questa scelta della Fondazione, per cui avrebbero dichiarato di voler optare per una sostituzione; chiaramente buona parte degli utenti della distro si sarebbero dichiarati da subito contrari all'abbandono di Firefox, per cui la dismissione potrebbe non essere esattamente dietro l'angolo.

Secondo le informazioni attualmente disponibili, l'alternativa scelta in casa Fedora potrebbe essere Epiphany, il browser di default per Desktop environment GNOME che è poi a sua volta l'ambiente Desktop ufficiale del progetto GNU. Se avvicendamento ci sarà, questo non dovrebbe avvenire comunque prima del rilascio di Fedora 23 o 25.