Google Bard geolocalizza gli utenti

Mentre Bing continua a registrare un'interessante crescita di popolarità grazie all'integrazione del chatbot Bing Chat con il modello generativo GPT (Generative Pre-trained Transformer) sviluppato da OpenAI, Mountain View cerca di recuperare il tempo perduto arricchendo la sua alternativa Google Bard con nuove funzionalità finalizzate a renderla più completo.

A conferma di ciò vi sarebbe anche l'ultimo aggiornamento rilasciato ufficialmente il I giugno che ha coinvolto la piattaforma, quest'ultimo è stato implementato per migliorare la qualità degli output e aumentarne il livello di personalizzazione. Nello specifico il servizio presenta ora il supporto per la geolocalizzazione dei propri utilizzatori.

Si tratta di un upgrade importante perché capire dove si trova un utente significa anche fornirgli delle risposte più attinente a quelle che potrebbero essere le sue esigenze, se ad esempio si risiede in una località lontana da un aeroporto o da una stazione ferroviaria si potrebbero desiderare informazioni più dettagliate nel caso in cui si voglia affrontare un viaggio.

Per quanto riguarda il rispetto della privacy è bene sottolineare che non si tratta di una funzionalità attiva di default, l'utilizzatore infatti deve fornire un consenso esplicito a Bard per l'accesso alla posizione e successivamente aggiornarla per permetterne il rilevamento al sistema. Fatto questo si dovrebbero ottenere risultati più contestualizzati.

E' bene ricordare che almeno per il momento Bard non è disponibile in Italia ed è possibile accedere ad esso tramite workaround come per esempio l'utilizzo di un VPN (Virtual Private Network). L'utilizzo di tali sistemi esclude però i vantaggi della localizzazione in quando si tratta di sistemi che modificano il dato relativo alla posizione dell'utente.