Google Knowledge Graph, quando le keyword non bastano

I laboratori di Mountain View hanno prodotto una nuova funzionalità destinata nelle intenzioni a rivoluzionare le abitudini di ricerca degli internauti; tale feature si basa su una tecnologia denominata Knowledge Graph per la quale le query non sono semplici seguenze di stringhe alfanumeriche.

Knowledge Graph mira in particolare ad eliminare le possibili ambiguità presenti all'interno delle combinazioni di parole o nei singoli termini; per intenderci, una query basata sulla stringa "taj mahal" potrebbe avere più di un significato (un albergo, un casino, un musicista, una canzone, un mausoleo) quindi il motore di ricerca, prima di restituire i risultati, dovrebbe procedere ad una disambiguazione.

Questa innovazione, infatti, prevede innanzitutto di interpretare le query (all'utente verranno quindi proposti diversi significati attraverso i quali perfezionare la propria ricerca: stai cercando un luogo? una persona? ecc.) e una volta identificato il reale oggetto della ricerca verranno restituiti dei sunti relativi alle informazioni più importanti e delle indicazioni per effettuare degli approfondimenti.

Con Knowledge Graph la semantica assume un ruolo nettamente più importante nelle ricerche; tale tecnologia è stata pensata anche per facilitare le attività sul motore di Google attraverso dispositivi mobili come smartphone e tablet per i quali è stata studiata un'apposita interfacccia.