HP acquisisce Poly per il lavoro ibrido

I dirigenti della HP hanno deciso di acquisire la proprietà della Poly, società specializzata in soluzioni per l'audio/video, formulando un'offerta economica pari a 3.3 miliardi di dollari per concludere l'operazione. Lo scopo di questa iniziativa andrebbe ricerca nell'intenzione di potenziare l'offerta dedicata alle metodologie di lavoro ibrido.

L'ingresso di questa nuova sussidiaria nella grande famiglia di Palo Alto sarebbe motivato in particolare dall'esigenza di realizzare una nuova linea di prodotti, sia hardware che software, che permettano di gestire più efficacemente le sessioni di lavoro in remotizzazione e di incrementarne la produttività tramite un network di servizi dedicati.

Gli investimenti in tecnologie per il lavoro ibrido iniziati con i lockdown sono ancora in crescita

Come comunicato dai portavoce della compagnia, la domanda di tecnologie che permettano di coniugare il lavoro in presenza con lo smart working è in continuo aumento a partire dal biennio caratterizzato dall'emergenza pandemica. Non meno del 75% dei dipendenti starebbe effettuando degli investimenti per disporre di configurazioni domestiche più adatte alle proprie mansioni.

Nonostante la vera e propria rivoluzione che ha caratterizzato il mondo del lavoro, HP avrebbe rilevato che attualmente su circa 90 milioni di stanze meno del 10% sarebbe dotata di supporto video. HP e Poly potrebbero quindi operare in un settore dove da qui al 2024 la riconfigurazione degli spazi di lavoro dovrebbe riguardare almeno il triplo di ambienti in tutto il mondo.

Poly offre una dotazione completa per qualsiasi azienda voglia puntare sulla produttività a distanza, per questa ragione oltre al supporto per le videoconferenze commercializza anche fotocamere, applicazioni per lo smart working e persino cuffie. Soltanto il comparto riguardante le periferiche riuscirebbe a muovere circa 110 miliardi di dollari.